Diastasi dei retti dell’addome

    I muscoli addominali hanno la funzione di contenere i visceri addominali, di stabilizzare la colonna e il bacino, di permettere i movimenti di flessione, rotazione e inclinazione del busto.

    I muscoli addominali sono formati da:

    • Trasverso dell’addome, il muscolo più profondo dell’addome.

    • Obliqui interni ed obliqui esterni, che decorrono in modo obliquo sopra il trasverso.

    • Retti dell’addome, sono i muscoli dell’addome più superficiali, decorrono paralleli uno all’altro dall’osso pubico fino alla parte anteriore del torace (lo sterno).

    I muscoli retti sono separati dalla linea alba, (o linea mediana). Questa sottile struttura (riconoscibile durante la gravidanza quando diventa più scura) è composta di tessuto connettivo, molto resistente ma poco elastico.

     

    Cos’è la diastasi dei retti dell’addome

    La diastasi degli addominali è l’allontanamento eccessivo dei due muscoli retti dell’addome dalla linea alba, che si dilata e si sfibra allungandosi irrimediabilmente. Gli organi non sono più contenuti dalla parete addominale e tendono a fuoriuscire, oppure possono comparire ernie (specie a livello ombelicale).

    Durante la gravidanza, sotto l’effetto degli ormoni, questi muscoli si allungano e si separano dalla linea alba, per far spazio all’utero che aumenta le sue dimensioni.

    La distasi dei retti è quindi un normale processo fisiologico, che nella maggior parte dei casi si risolve entro 6 mesi dal parto.

    Alcune donne (circa il 30%) continuano ad avere una diastasi dei muscoli addominali anche a 12 mesi dal parto. In questo caso la diastasi non si risolve spontaneamente e diventa patologica.

    La diastasi dei retti può interessare anche persone di sesso maschile, persone in sovrappeso o che eseguono un’attività lavorativa pesante o un’attività fisica troppo intensa, persone soggette a patologie che causano intensi sforzi di vomito o tosse cronica, o nei bambini (in questo caso è una condizione congenita).

     

    Sintomi

    La diastasi crea una sorta di “buco” a livello dell’addome che non è solo un disturbo estetico, ma può dare molti altri importanti sintomi fisici legati al ruolo dei muscoli addominali:

    • Dolori lombo-sacrali e postura in atteggiamento di iperlordosi.

    • Dolore alle anche e al bacino.

    • Nausea e difficoltà digestive.

    • Dolore addominale.

    • Presenza di ernie addominali ombelicali.

    • Gonfiore addominale specie dopo i pasti.

    • Incontinenza urinaria (associata a debolezza della muscolatura pelvica).

    • Difficoltà respiratorie.

     

    Diagnosi

    Spesso sono le donne che si accorgono di avere questo problema, perché hanno sempre la pancia gonfia o notano una sorta di “pinna o cresta” a livello della linea alba, che diventa ancora più evidente quando si prova a fare il classico esercizi per gli addominali nei quali si solleva il capo.

    Può essere utile eseguire un semplice test di autovalutazione.

    La diagnosi però deve essere fatta da un medico attraverso una visita, un’ecografia della parete addominale o una risonanza magnetica che ne possano valutare esattamente l’entità.

    Si parla di diastasi dei muscoli retti dell’addome, se la distanza tra le due fasce muscolari è maggiore di 2.5 cm (circa 2-3 dita).

    La diastasi di definisce:

    • Lieve, se compresa tra i 2 e i 3 cm

    • Moderata, se compresa tra i 3 e i 5 cm

    • Severa, se maggiore di 5 cm.

    A seconda della zona in cui si presenta, la diastasi può essere:

    • Sovraombelicale, se interessa la zona sopra l’ombelico.

    • Periombelicale, se interessa la zona intorno all’ombelico.

    • Sottombelicale, se interessa la zona sotto l’ombelico.

    • Completa, se si estende dallo sterno al pube.

     

    Trattamento conservativo

    Se la diastasi è lieve-moderata, o se si vuole posticipare l’intervento chirurgico, può essere utile un programma di esercizi specifici eseguiti con un fisioterapista o altri professionisti preparati. E’ importante sottolineare che gli esercizi devono essere eseguiti in modo continuativo.

    Si possono eseguire specifici esercizi di rinforzo della parete addominale, diversi dai classici esercizi per gli addominali. Questi ultimi infatti potrebbero aumentare la pressione intraddominale, provocando una spinta degli organi addominali in fuori e in basso, peggiorando la distasi e la sua sintomatologia.

    Può essere utile anche la ginnastica addominale ipopressiva. Questa ginnastica posturale tonifica la muscolatura addominale e pelvica senza aumentare la pressione intraddominale.

    L’esecuzione di questi esercizi, in preparazione all’intervento chirurgico, tonifica la fascia addominale, accelerando i tempi di recupero.

    Eseguita successivamente all’intervento chirurgico, la ginnastica addominale ipopressiva migliora il tono addominale senza il rischio di recidive.

     

    Trattamento chirurgico

    Quando la diastasi è di grado moderato o severo (>3 cm) o se la sintomatologia non migliora nemmeno con gli esercizi, sarà necessario intervenire chirurgicamente per riavvicinare i muscoli diastasati.

    L’intervento correttivo è eseguito per via endoscopica o laparoscopica. Rivolgendosi ad un chirurgo plastico si può ricorrere anche alla mini addominoplastica o all’addominoplastica completa, che corregge non solo la distasi ma elimina anche il tessuto adiposo in eccesso.

    Con l’intervento si potranno risolvere sia il danno estetico che quello funzionale (la sintomatologia). L’intervento non è naturalmente privo di complicanze ed ha una fase piuttosto lunga di recupero postoperatorio.

     

    Consigli utili

    • Eseguire ginnastica addominale ipopressiva o specifici esercizi di tonificazione della parete addominale prima e dopo l’intervento chirurgico.

    • Durante la gravidanza, correggere la postura ed eseguire esercizi specifici per prevenire la diastasi addominale, tonificando i muscoli addominali e pelvi-perineali (è importante sottolineare che la ginnastica addominale ipopressiva integrata è sconsigliata durante la gravidanza).

    • Mantenere un normopeso.

    • Evitare il sollevamento di oggetti pesanti.

    • Proteggere l’addome con le mani durante i colpi di tosse o starnuti.

     

    SITI CONSIGLIATI

    www.diastasidonna.it

    www.diastasiaddominale.com